Nel Sud Est della Sicilia, fra le province di Siracusa e Ragusa, abbiamo tre varietà principali:
Pizzuta o mandorla di Avola, è la più famosa ed è un IGP. Ha una forma molto caratteristica: grande, piatta e allungata, il guscio finisce a punta, “pizzuta” appunto. Era usata tradizionalmente per i confetti di Sulmona che avvolgono nello zucchero il suo sapore intenso e amorognolo. Ottima anche per produrre il latte di mandorla, nutriente bevanda estiva siciliana;
Fascionello è simile alla pizzuta, ma senza il guscio appuntito, un po’ più bombata, il sapore non ha l’amaro della pizzuta;
Romana è stata riconosciuta Presidio di Slow Food col nome di “mandorla di Noto”. Ha una forma più tondeggiante della pizzuta, ma sempre grande e non bombata. Il sapore è più lieve e dolciastro rispetto alla pizzuta. È importante che alcune piante di questa varietà siano presenti nel mandorleto per l’impollinazione delle altre varietà. Viene raccolta per ultima, anche a fine agosto. Tradizionalmente era usata per la preparazione della pasta di mandorla anche per l’alto contenuto di grassi (58%).